San Gerardo Maiella
Patrono delle gestanti, delle mamme e dei bambini
San Gerardo Maiella è stato da sempre invocato come il Patrono delle gestanti, delle mamme e dei bambini, avendo più volte operato prodigi in loro favore, specialmente delle donne partorienti. La particolare predilezione si è manifestata in modo straordinario dopo la morte, ma è iniziata già quando egli era in vita.
La cittadina di Oliveto Citra (SA) la sperimentò in modo evidente. In occasione di una breve visita alla famiglia Pirofalo, infatti, Gerardo dimenticò un fazzoletto. Per strada lo raggiunse una giovinetta mandata a restituirglielo. Egli, come sempre sorrise, ma non prese quel fazzoletto, anzi disse alla ragazza: “No, no, tienilo pure; un giorno ti potrà servire!”. Passarono vari anni e la giovane, ormai sposa, andò incontro ad un parto molto difficile che la portò in fin di vita. Ella si ricordò allora del suo lontano incontro con Fratel Gerardo e chiese insistentemente ai suoi familiari di portarle quel “prezioso” fazzoletto. Si raccomandò a colui che glielo aveva donato e, in poco tempo, il miracolo fu immediato. Divenne così una mamma felice e poté stringere al seno il suo neonato sano e salvo, allietando così tutta la famiglia.
La notizia di diffuse immediatamente valicando i confini cittadini e regionali. Ad Oliveto Citra, il fazzoletto venne fatto a pezzi sempre più piccoli, poiché tutti volevano in casa la preziosa reliquia. Ecco perché si diffuse la tradizione di avere in casa il fazzoletto benedetto con l’immagine di San Gerardo.
Il Padre Antonio Maria Tannoia (1727-1808) della Congregazione del SS. Redentore, scriverà dopo la morte di San Gerardo: «Questo fratello viene invocato specialmente come il protettore delle partorienti in pericolo».
Un medico di Grassano (MT), all’inizio dell’800, confidava a un coadiutore redentorista: «Da molti anni io non esercito più la professione di medico; l’esercita per me Fratel Gerardo» e riferiva di lasciare come medicina ad ogni partoriente un’immagine di Gerardo e d’averne sempre ottenuti effetti prodigiosi. Per tutto il secolo XIX, nel meridione d’Italia, continuò l’invocazione di “insigne protettore delle partorienti”, per diffondersi poi nel continente americano e in tutto il mondo.
Quello di Oliveto Citra è uno dei primi prodigi, diventati poi innumerevoli, per cui San Gerardo Maiella si rivelò come il Patrono delle Madri e speciale protettore dei parti, come tale oggi è venerato da tutta la Chiesa in tutto il mondo. Ovunque infatti il suo dolce nome è invocato dalle mamme in attesa di un figlio e tante sono colore che si rivolgono a lui nei momenti più difficili, ricevendo continue grazie.
In diversi paesi, come anche in San Giorgio del Sannio (BN), molti bambini portano lo splendido nome di Gerardo, perché affidati dalle loro mamme al Santo Redentorista.